Un giudice ordina la scarcerazione di Lula da Silva e un altro la blocca: Joan Pedro Gebran Neto, magistrato federale responsabile delle inchieste anticorruzione, revoca il provvedimento disposto dal tribunale regionale di Porto Alegre. Il fondatore del partito dei lavoratori, che sta scontando una pena di dodici anni, rimane in testa nei sondaggi per le prossime elezioni presidenziali, alle quali tuttavia non potrebbe presentarsi secondo la legge «ficha limpa» (fedina pulita) approvata otto anni fa dal suo stesso governo. Matteo Salvini, che a mezzogiorno sarà ricevuto dal presidente Mattarella, ha dichiarato alla festa della Lega di Adro (Brescia) che alla riunione di Innsbruck tra i ministri dell’interno porterà la voce del 99 per cento degli italiani: le donne e i bambini che scappano dalla guerra trovano posto in Italia, per tutti gli altri posto non ce n’è. Sulla questione interviene anche il ministro Danilo Toninelli: abbiamo accolto a Messina 106 migranti salvati dalla nave Eunavformed, secondo quanto impone il folle accordo europeo con cui Renzi ha svenduto gli interessi dell’Italia. Il senatore di Rignano sull’Arno che se l’era presa con Paolo Gentiloni viene contestato dal segretario del suo partito Maurizio Martina: le critiche di Renzi sono sbagliate e ingiuste; va attaccata la destra pericolosa ora al governo, non chi ha servito bene il paese. A sessantasette anni muore il regista Carlo Vanzina: figlio dell’indimenticabile Steno, aveva esordito come aiuto di Monicelli; i suoi cinepanettoni hanno rappresentato delle commedie popolari sostanzialmente prive di qualsiasi volgarità. Si dividono gli organizzatori del concorso presieduto da Gretchen Carlson dopo la scelta da lei imposta di sostituire la competizione per miss America in costume da bagno con un’ampia intervista per valutare la personalità e non più soltanto la bellezza delle partecipanti. Successo delle Ferrari a Silverstone: primo Vettel e terzo Raikkonen; in mezzo a loro l’irriducibile Hamilton.
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