Lunga vita alla regina

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Si infiamma la conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera, dove il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha mostrato il frammento di un drone abbattuto nei giorni scorsi sul proprio territorio. «Lo riconosce? È vostro», ha chiesto ironicamente al ministro degli esteri iraniano Mohammed Javad Zarif. Secca la replica: le parole del fumettista da circo non meritano risposta; alcuni ricorrono ai cartoni animati per giustificare errori strategici o forse per evitare le crisi interne. Fuoco vivo invece nella città tibetana di Lhasa, patrimonio dell’Unesco: un incendio ha colpito il monastero buddista millenario, ma non vi sono vittime; non si sa se tra i danni materiali siano comprese le reliquie custodite nel tempio. La regina d’Inghilterra sta bene ma ha pur sempre novantuno anni: comprensibile che a Londra si pensi alla successione con un anticipo che si augura largo. Non è automatico che Carlo, una volta asceso al trono, subentri alla madre nel Commonwealth delle nazioni che raggruppa cinquantatre paesi; per favorire il passaggio nel futuro verrà dato al principe Harry un incarico nella organizzazione: ad aprile sarà testimonial per i giovani. Nella capitale britannica sono stati assegnati i Bafta, gli Oscar inglesi: il film di Luca Guadagnino «Chiamami col tuo nome» ne ha conquistato uno per il miglior adattamento con la sceneggiatura di James Ivory; vincono anche Gary Oldman come miglior attore nell’«Ora più buia» e Frances Mc Dormand come miglior attrice nei «Tre manifesti a Ebbing, Missouri». Il neoprimatista mondiale Federer si aggiudica l’Abn Amro World imponendosi in finale sul tennista bulgaro Dimitrov, mentre il Napoli battendo la Spal ottiene nel campionato italiano di calcio il proprio record di nove vittorie consecutive.

Lillo S. Bruccoleri