Partite pericolose oltre i campi sportivi

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Non si finisce mai di votare ed è una bella notizia se rispecchia la generale affermazione della democrazia. Ieri è toccato all’Azerbaigian, dove sette candidati si contendevano la presidenza la cui durata è stata prolungata a sette anni. Un inviato del consiglio d’Europa ha fatto sapere a Interfax di non avere registrato irregolarità e così si avvia al quarto mandato Ilham Aliyev, figlio di Heydar che lo aveva preceduto due volte nella carica. Il 22 aprile si voterà in Molise e il 29 in Friuli Venezia Giulia per il rinnovo dei loro consigli regionali e l’elezione dei presidenti che attualmente appartengono entrambi al partito democratico: sarà la prima verifica dopo le elezioni generali e cadrà nel mezzo delle trattative per la definizione del quadro politico nazionale. Luigi Di Maio spera nel colpaccio in Molise e dichiara a Roma: sarà la prima regione in assoluto con un nostro presidente; vinciamo e torno qui da premier. Non riesce il colpaccio alla vecchia signora che pure sembrava sul punto di farcela: nella partita eliminatoria per le semifinali in Champions League cade la Juventus al Santiago Bernabeu per un gol siglato su rigore dall’implacabile Cristiano Ronaldo negli ultimi secondi della gara; le prime quattro squadre d’Europa sono dunque Roma, Liverpool, Real Madrid e Bayern-Monaco. Un’altra partita, la più importante e pericolosa, si gioca nei cieli siriani per la tensione russo-americana su quel territorio: due Boeing P-8A Poseidon della Us Navy sono decollati dalla base di Sigonella per attività di pattugliamento; un terzo aereo militare della Nato è stato inoltre impegnato nell’area di confine tra Siria e Turchia.

Lillo S. Bruccoleri