Una guerra dimenticata

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Si insedia a Taiwan per il secondo mandato presidenziale Tsai Ing-wen, che nel discorso inaugurale rivendica l’indipendenza delle isole in nome di pace, parità, democrazia e dialogo: Taipei e Pechino devono trovare modi per coesistere e prevenire l’antagonismo che punta a rafforzare i legami con Usa, Giappone e altri paesi affini. Il messaggio del segretario di stato americano Mike Pompeo per la rielezione suona come un’altra conferma della situazione attuale e non giunge gradito alla Cina continentale: il portavoce governativo Ma Xiaoguang dichiara che non sarà mai tollerata la separazione di Formosa; fonti del ministero degli esteri sono ancora più esplicite: le mosse degli Stati Uniti violano le promesse fatte e inviano un segnale sbagliato alle forze separatiste. Un approccio distensivo viene invece tentato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che propone colloqui con l’omologo russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra nel Donbass ignorata dalla comunità internazionale.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Ma Xiaoguang