L’orgoglio di Pesaro

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Al sindaco ed al consiglio comunale di Pesaro vanno i più vivi complimenti per la concessione della cittadinanza onoraria al 28° reggimento comunicazioni operative «Pavia», riconoscimento che segue l’attestato di riconoscenza attribuito al reggimento dal comune nella giornata in cui l’unità militare celebrava la sua funzione ventennale (2024) nel territorio pesarese «suggellando un legame profondo tra il reggimento e la città, onorata di ospitarlo»: così recita tra l’altro la motivazione.

In quella circostanza il comandante Antonio Di Leonardo tra l’altro sottolineò: «Qui il reggimento svolge un’attività integrata con il tessuto economico e sociale del territorio».

Inquadrati nella brigata informazioni tattiche, gli uomini e le donne del reggimento –  come noto –  sono tutti volontari che dopo un lungo periodo di formazione e addestramento acquisiscono varie specializzazioni che consentono di operare nei diversi scenari operativi e di favorire il dialogo con le popolazioni locali.

Dal 2004 svolgono appunto compiti di comunicazioni operative e guerra psicologica espletati tra l’altro attraverso la produzione di materiali stampa ed elettronici, televisivi e radiofonici, nonché nella loro disseminazione.

Il sindaco Andrea Biancani ha dunque ora adottato una lodevole iniziativa che, con articolata e documentata motivazione di tutto il consiglio comunale, rende onore alla unità militare da tempo presente a Pesaro ma non sempre ben conosciuta dai cittadini e adeguatamente posta in rilievo dalle istituzioni.

Da tempo il clima è cambiato prendendo atto non solo della alta funzione esercitata da un reparto unico ed apprezzato a livello internazionale, ma anche percependo quale privilegio sia per Pesaro ospitare il «28°». Finalmente, direi, «incorporato, con la cittadinanza, nella città.

Ricordo bene come il colonnello Di Leonardo, lo stesso giorno in cui assunse il comando della formazione, intervenne nel pomeriggio all’hotel Excelsior ad una manifestazione cittadina per poi celermente recarsi in caserma, cambiare divisa, perché proprio la sera di quel giorno aveva luogo una importante esercitazione militare.

Attestazione apprezzabilissima di rispetto e vicinanza alla città che ora rende, dopo tante circostanze di reciproca vicinanza, a lui ed alle donne ed agli uomini del reggimento il meritato omaggio, orgogliosa di averlo come concittadino.

Giorgio Girelli

Coordinatore Centro Studi Sociali «A. De Gasperi»

Nella foto: Andrea Biancani

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