Appello per i diritti umani

676

Martin Schultz ha dichiarato che nell’incontro a due con il Dalai Lama Dharamsala-based si è discusso di questioni globali e della situazione dei diritti umani nel mondo. Ha precisato di avere incontrato la più alta personalità del Tibet nella sua veste di leader spirituale esprimendo apprezzamento per la discussione franca, aperta e di ampio respiro. Con riferimento all’accenno alla necessità di una critica costruttiva rivolta alla Cina nell’interessedella sua popolazione, che ha suscitato le reazioni di Pechino, ha poi ribadito che il parlamento europeo rimane un luogo aperto e pluralista per il dibattito, al quale partecipano personalità di estrazioni e opinioni diverse garantendo un sereno confronto.
l Dalai Lama ha rasserenato gli animi nella sua giornata in Alsazia, perché non ha evocato alcun indipendentismo, come d’altra parte fa da anni avendo rinunciato al ruolo politico; tuttavia ha espresso una affermazione che, come abbiamo notato, ha irritato i dirigenti cinesi. Eccone il contenuto: «C’è speranza e penso con sincera motivazione che sia importante che il mondo esterno, in particolare l’Unione europea, possa aiutare la Repubblica popolare cinese con una sorta di critica costruttiva, che a volte è necessaria». L’ufficio di Schultz ha comunque diramato una dichiarazione in cui si sottolinea che «l’incontro è stato originariamente richiesto da sua santità che è stata accolta nella sua veste di leader spirituale.

N° 6 venerdì 16 settembre 2016