Comuni e città metropolitane

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Antonio Decaro, sindaco di Bari, è il nuovo presidente dell’Anci

La città metropolitana sostituisce la provincia e il suo consiglio viene formato mediante elezioni di secondo grado. Di tutti i comuni compresi nell’area votano i consiglieri e i sindaci, ma questi ultimi cumulano le due cariche e presiedono il nuovo organismo. Si è votato in cinque città metropolitane: Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli. Nella capitale il consiglio, che a palazzo Valentini ha come sede quella che apparteneva alla soppressa provincia, conta ventiquattro componenti; gli elettori sono 1.647, cioè i consiglieri e i sindaci eletti a loro volta nei 121 comuni dell’area metropolitana, che sono gli stessi della vecchia provincia. Il meccanismo è un po’ complesso, perché in questo caso i voti non sono tutti uguali, ma ponderati in base alle fasce demografiche. Per esempio, il voto di un consigliere di Roma vale più di quello del suo omologo di Marino.

In base alla legge Delrio, i consigli durano cinque anni. Le liste di centrosinistra confermano la maggioranza a Milano e Bologna, ma risultano le più votate anche a Torino e saranno decisive a Roma e Napoli,dove la geografia politica non corrisponde a quella del consiglio comunale. Intanto l’associazione dei comuni italiano ha eletto il successore di Piero Fassino battuto in casa da Chiara Appendino. È il sindaco di Bari Antonio Decaro, democratico renziano. Visibilmente soddisfatto del risultato, usa toni ecumenici e promette di ascoltare tutti indistintamente, dalla sindaca di Roma al sindaco di Moncenisio.

 

N° 35 giovedì 13 ottobre 2016