IL RIFIUTO DI SAN GENNARO

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Non si è ripetuto il miracolo e così ieri, dopo un’attesa protratta fino alle 19,15, la teca (nella foto) è stata riposta nella cappella del tesoro.

San Gennaro non dice mai di no: lo sottolineava Giuseppe Marotta che così ha intitolato il suo libro di racconti scritto in occasione di un viaggio nel luogo natale. La città vive i suoi drammi in una perenne condizione di precarietà, ma il santo protettore regala alla gente la forza di saper aspettare. Il miracolo del sangue che si scioglie nella teca si ripete quasi sempre, ma stavolta san Gennaro ha detto di no. Ieri nel duomo c’erano tutti, a cominciare dai rappresentanti della deputazione e del comitato di san Gennaro e dal questore Marino. L’abate Vincenzo De  Gregorio ha invitato i fedeli a continuare a pregare e poi, alle 19,15, ha riposto la teca nella cappella del tesoro che è stata subito chiusa. La tradizione vorrebbe che il santo preannunci in questo modo sciagure e disgrazie; ma più che una predizione può essere un ammonimento a comportarsi bene per scongiurare in questo modo ogni pericolo.

N°100 sabato 17 dicembre 2016