NELLA SVIZZERA VINCE IL NO

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Il referendum sulla energia nucleare ha confortato il consiglio federale per una dismissione graduale degli impianti.

Non ce l’hanno fatta i verdi a far passare l’uscita anticipata della Svizzera dal nucleare già decisa dal consiglio federale (nella foto) con la gradualità giudicata necessaria dopo l’esperienza di Fukushima. Ad eccezione di Basilea, Neuchâtel, Vaud, Ginevra e Giura, nei vari cantoni dal referendum è scaturito un no netto che ribadisce la dismissione graduale degli impianti fino alla loro naturale estinzione. La vittoria del sì avrebbe compromesso il soddisfacimento del fabbisogno energetico, considerato che le cinque centrali in esercizio assicurano un terzo dell’elettricità del paese. Ed è appunto sulla sicurezza dell’approvvigionamento che hanno fatto leva i sostenitori del no che sono stati ampiamente confortati dall’elettorato. Resterà dunque attiva, tra le altre, la centrale di Beznau nel cantone di Aargan, la più antica funzionante al mondo con i suoi quarantasette anni di produzione.

N°81  lunedì 28 novembre 2016