Pechino non gradisce

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Il divieto di indossare la mascherina, a determinate condizioni, nel comune di Sutri non è una novità assoluta: nell’ottobre dell’anno scorso l’attivista Joshua Wong aveva partecipato a una manifestazione di protesta indossando una mascherina e infrangendo così una precisa norma; per tale episodio, risalente a quasi un anno fa, viene arrestato con l’addebito di assembramento illegale e rilasciato su cauzione qualche ora dopo. A Pechino però si pensa ad altro: è scontro aperto con Canberra dopo l’arresto della conduttrice televisiva australiana Chang Lei per spionaggio. All’inizio di questo mese sono stati revocati con la stessa motivazione i visti a due studiosi cinesi presenti nel paese oceanico; in risposta la repubblica popolare nega ora l’accesso a due intellettuali: Clive Hamilton e Alexander Joske. Il primo è docente universitario di etica pubblica ed è noto per l’impegno ambientalista, ma non gli si perdona di avere accusato il colosso asiatico di infiltrare i paesi occidentali.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Chang Lei