Prima donna al vertice della televisione in Canada

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OGGI SEI ANNI FA

Tornano alla ribalta delle cronache Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò la cui sorte dovrà essere decisa dall’Italia o dall’India quando a uno dei due stati sarà riconosciuta la giurisdizione da parte del tribunale arbitrale internazionale. Questo ha fissato per il 22 ottobre all’Aja la prima udienza per un dibattimento che richiederà due settimane; ma la sentenza, come spiega l’agente del governo italiano Francesco Azzacollo, è attesa per la primavera successiva: solo allora si saprà chi deve giudicare i nostri militari, dei quali dopo gli iniziali clamori si è parlato sempre meno. Catherine Tait, sessanta anni, una lunga carriera alle spalle, potrebbe essere la prima donna in Canada a dirigere il gruppo audiovisivo pubblico dopo la designazione annunciata dal ministro della cultura. Prima condanna negli Usa in relazione alle ingerenze straniere nelle ultime elezioni presidenziali: il tribunale di Washington ha inflitto trenta giorni di prigione al trentatreenne avvocato olandese Alex van der Zwaan, il quale ha ammesso di avere mentito nel corso della inchiesta nei confronti di Paul Manafort, direttore della campagna presidenziale di Trump. Giunto ad Ankara per una visita di due giorni Vladimir Putin, che incontra il suo omologo Recep Tayyp Erdogan per lanciare ufficialmente la costruzione di una centrale nucleare, ma anche per discutere della questione siriana. A novantasei anni il principe Filippo di Edimburgo si ricovera per una operazione all’anca: data l’età, i commentatori di corte sono preoccupati, ma a Buckingham Palace li si rassicura in quanto si tratta di un intervento pianificato.

Nella foto: Catherine Tait