Abbasso il re

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Migliaia di persone in piazza a Berlino e in altre città tedesche, regolarmente protette dalle mascherine, chiedono all’Unione europea di accogliere i migranti abbandonati a se stessi dopo l’incendio che in territorio ellenico ha distrutto il loro campo più grande. A Bangkok altre migliaia di persone, guidate da Parit Chiwarak, attaccano la istituzione monarchica sfidando le leggi che puniscono l’attentato alla sacralità del trono; vicino al palazzo reale si espone una targa con cui si proclama che è finito il feudalesimo e la Thailandia appartiene al popolo e non al re. In un altro paese dove persistono forti criticità in tema di diritti umani l’attenzione viene attirata sui rapporti internazionali e sulle sanzioni adottate con decisione unilaterale dagli Stati Uniti che a loro volta risentono dell’acceso clima preelettorale: il portavoce iraniano Said Khatibzadeh invoca una corale opposizione ad azioni definite irresponsabili, trovando la solidarietà del ministero degli esteri russo.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Parit Chiwarak