Ghiaccio bollente in Groenlandia

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La perdita complessiva della calotta ghiacciata nella immensa isola costituisce una delle cause principali dell’innalzamento dei livelli dei mari. Si calcola che se scomparisse del tutto gli oceani aumenterebbero di sei metri e inonderebbero alcune delle città più popolose del mondo. La tendenza continuerà a lungo e non sarebbe attenuata neanche se venissero attuate serie politiche di contrasto ai cambiamenti climatici

Viene dall’università di Bristol l’allarme per la perdita di ghiaccio in Groenlandia. Uno dei ricercatori dello studio che ha evidenziato il fenomeno, Jonathan Bamber, spiega che esiste una forte somiglianza tra passato e presente, per cui si può stabilire che la tendenza continuerà a manifestarsi nei prossimi decenni. Si legge su Science Advances che lo scioglimento della calotta è stato sottostimato di almeno venti miliardi di tonnellate all’anno. Nel decennio tra il 2003 e il 2013 sono stati persi in Groenlandia 2.700 miliardi di tonnellate di ghiaccio, che rispetto ai 2.500 previsti comporta una differenza di poco più del sette e mezzo per cento. Secondo Michael Bevis, che insegna nella università dell’Ohio, nonostante la modesta entità della correzione, la scoperta cambia «soprattutto la nostra comprensione di dove, nella calotta di ghiaccio, sia avvenuta la perdita e di dove stia avvenendo ora». Tra le cause gli scienziati indicano il riscaldamento globale e precisano che le punte record in aumento della temperatura artica stanno dando il colpo di grazia in quella regione del pianeta.

N°15 venerdi 23 settembre 2016