Il piatto piange

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Mancano cento unità per fare dodicimila, ma sfiorano questa cifra i soldati che gli Usa ritirano dalla Germania per dislocarli metà in patria e il resto in altri paesi europei, tra cui l’Italia e il Belgio. La svolta era nell’aria da quando Donald Trump ha preso a lamentarsi dello scarso apporto finanziario degli alleati: ora dichiara espressamente che i tedeschi non pagano la giusta quota alla Nato della quale si stanno approfittando. Il rientro dei militari negli Stati Uniti non sarà comunque indolore dal punto di vista economico: il piano del pentagono costerà miliardi di dollari e ci vorranno anni prima di completarlo con la costruzione di nuove basi per l’esercito. Jean Stoltenberg, segretario generale della Nato, precisa che la decisione statunitense è stata preceduta da un’ampia consultazione; aggiunge che la pace in Europa è importante per la sicurezza e la prosperità dell’America del nord: siamo più forti quando stiamo insieme nell’affrontare un mondo sempre più imprevedibile.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Jean Stoltenberg